Amichetto Wilkie Collins è un Maestro della scrittura, della trama, della suspence. Avevo già letto di lui La pietra di luna e lo avevo amato. Era estate, ero all’Isola del Giglio, cosa desideri di più di un giallo ben scritto nelle calde sere con i ragni di salsedine in testa? :-)
Rispetto alla Pietra, questo romanzo però porta con se’ una novità. La caratterizzazione dei personaggi, soprattutto di due personaggi, è psicologicamente più complessa. Si mostrano al lettore delle figure meno ingenue, meno ottocentesche. Soprattutto il personaggio del conte italiano Fosco è descritto nelle sue contraddizioni: ama gli animali, ha un gusto bucolico, apprezza la forza femminile e contemporaneamente indugia nelle umane passioni che ruotano attorno al potere e al denaro.
Il romanzo è un sensation novel, si articola cioè attraverso una serie di colpi di scena, di cambi di prospettiva e obbliga il lettore a sospendere il giudizio fino alla fine. Dal punto di vista della forma è scritto come un diario, in ogni capitolo un autore diverso, una diversa prospettiva su uno stesso punto o su quello immediatamente successivo al precedente, a costruire, attraverso le verità dell’individuo, la Verità (o una sua buona approssimazione).
Questo libro lo consiglio a tutti, soprattutto a quelli che amano il romanzo e la suspence, a grandi e piccini, ai cuori romantici e a quelli più cinici, perché faccio veramente fatica a pensare che, affamati di storia e di storie, non si trovi in questo libro pane per i propri denti!
Buona lettura!